Appunti dal BzaarCamp (in tempo reale)

Pubblicato il: 30/09/2006 — Tematiche: Apple,appunti,cms,eventi,immagini,informatica,networking culturale,personaggi

Con Nicola Koolinus Losito sono al BzaarCamp, l’incontro “aperto” che si tiene oggi sabato 30 settembre a Milano e di cui ho scritto una presentazione su MyTech, dove l’hanno definito l’ “anticonvegno”.

logo bzaarcamp06La presentazione in cui sono adesso è “rails vs. django vs. whatever” di Antonio Cavedoni.
Come da programma del BzaarCamp è un misto di introduzione, chiacchierata e scambio tra chi è già a suo agio con le tecnologie e le illustra (nello specifico si parla di framework per sviluppo sul web), chi ha un’infarinatura ed è interessato a nuove strade e anche chi preferisce altro e fa (simpaticamente/costruttivamente) ostruzionismo.
Dopo un po’ ci si è allontanati dall’aspetto squisitamente tecnico e ci si è spostati sull’adozione (o meno) da parte delle aziende italiane di linguaggi (tra cui Python), framework (Rails, Django) e piattaforme tecnologiche (Zope) per il web e per gli applicativi in rete.

Mentre scrivo sono seduto vicino a Baldo di www.sanbaldo.com che mi ha segnalato le prime foto già online su Flickr nel gruppo bzaarcamp06 e nel set di Vidharr (che pare si chiami Samuele), lo stesso tag usato anche su Technorati (altri si trovano in fondo al testo con il loro bravo link).

Per la cronaca ci sono portatili Apple a profusione, perlopiù nuovi MacBook bianchi e qualche nero (esteti?) ma si vede anche qualche “vecchio” Powerbook G4.

I contenuti si confermano estremamente eterogenei: uscendo dalla sala in cui si parla di sviluppo web mi sono ritrovato a discorsi su code di rospo e trippa. presumo sia l’intervento “Semiotics of Cooking for geeks” di Chiara.

tag wifi bzaarcamp06In orario di pranzo mentre alcuni (molti) si dileguano Federico Fasce parla di “Internet e capitale sociale. Dal bowling ai MMORPG” con slide ricercate ed accattivanti (e una padronanza notevole dell’argomento e dei termini).
Nel suo breve intervento si è parlato di ed è stato contestato il blogroll come lo si intende attualmente, in relazione al bridging ed al costruire un “capitale sociale”. Interessante anche la messa in dubbio delle risposte sempre e comunque (anche quando non si ha nulla da dire di pertinente, aggiungerei io) su forum/commenti che si contrappone alla pratica dell’interpellare “esperti” in materia. La discussione a seguire torna e si concentar su blogroll/feed, valori impliciti della presenza nel primo e integrazione/sincronizzazione dei due con testimonianze e suggerimenti di chi usa Bloglines per generare dai feed il blogroll, tramite tag selezionati.

Per il pomeriggio ci sarà qualche recupero e un assestamento delle tempistiche: la mezz’ora
prevista non basta e le presentazioni della mattinata si sono accavallate e intrecciate.

persone al bzaarcamp06Sempre sul social networking è l’intervento dei creatori di 2spaghi.it dal titolo “users generated content: lurkers vs. partecipanti attivi”. Le statistiche di 2spaghi confermano le varie teorie del 1:10:89 con solo il 2% degli italiani capitati sul sito che si sono registrati e solo una piccola parte di questi (47% dei registrati e solo 1% dei visitatori) a creare contenuto. Per 2spaghi.it il contenuto è principe e lo sforzo è stato ed è quello di facilitare ed invogliare l’inserimento. Ciononostante sinora non si sono prodotti effetti (nel database di ristoranti all’apetura ce n’erano 50’000 inseriti dai creatori e sino ad ora se ne sono aggiunti “solo” 500).La domanda che si pongono è “come migliorare la situazione?”, una domanda che non si esaurisce con il BzaarCamp e che è rivolta anche ad altri siti e comunità con l’approccio sociale. Nella discussione a seguito si sono quindi inseriti diversi altri partecipanti, in primis Claudio di Scrive.it: tra le tematiche dibattute c’è la riduzione della maschera di inserimento o automatizzazione di alcuni dati e dall’altro gli aspetti personali, sociali (competizione tra gli utenti, ad esempio) ed utilitaristici dell’inserimento di contenuto. Un dubbio emerso è quello se per caso avere una base di dati di partenza sostanziosa non sia stata una scelta sbagliata. Buona l’affermazione di Claudio (che Nicola Losito più tardi mi dirà utente Linux di lunga data) che ne riassume la strategia: “è una cosa per persone egoiste. Però tante persone egoiste insieme possono fare qualcosa di utile per molti”.

persone al bzaarcamp06Poco dopo ho dato anche il mio piccolo contributo parlando e sparlando di del.icio.us. Ho portato ad esempio i miei quasi 4000 url, l’uso personale e lavorativo che ne faccio ed un anno in cui ho esplorato attivamente molti dei modi e motivi dell’uso di questo servizio di annotazione (sociale) di bookmark. Sanbaldo nel suo seguire il Bzaarcamp ha una nota con un link ai miei testi in tema su .nezmar. che di quanto detto a Milano è stata la base. Sul sito di Maestrini per caso (vedere link in fondo) si trova anche la registrazione in audio in formato .wav.

Menzione speciale per i dolci e spiritosi So.net(ti) tassativamente in rima di Dario Violi, il cui intervento goliardico archivio sotto “come sdrammatizzare Internet”. :)

Dario è stato seguito dall’intervento di Leandro “Da UI a xUI”, sulle “interfacce emotive” che puntava agli sforzi per migliorare le UI, il codice sottostante ma sopratutto le concezioni di come debbano e possano essere. Filmati, un po’ di storia (Engelbart, Minsky, Apple) ed altri esempi pratici e teorici per capire meglio passato, presente e futuro dell’usabilità delle interfacce uomo-macchina con considerazioni su alternative alle attuali: quella tattile ma senza mouse o via voce o ancora tramite lo sguardo.

Una lunga ed animata discussione ha seguito “Letture digitali: come trovare, convertire e leggere ebook per squattrinati” di Antonio Cavedoni di cui purtroppo ho perso l’incipit. L’intervento pare aver dato la stura a sfoghi e considerazioni -anche lievemente polemiche- sulla situazione del mercato editoriale universitario (e in generale della formazione) italiano e sulla pratica/convenienza delle fotocopie da parte di studenti e docenti.

Verso le 18:30, poco prima di uscire, è stata improvvisata miniriunione per tirare le somme sul BzaarCamp con primi feedback e pensare ad un prossimo appuntamento, in cui ho fatto anche un po’ il bastian contrario (come si fa a non parlare male di Powerpoint e della cultura delle slide?). ;-)
Per gli aspetti positivi riporto e condivido la considerazione scritta su Digital Meadows:
“bello notare come persone che mai si erano incontrate prima potessero così facilmente mettersi a discutere tra loro, come se l’evento stesso creasse una certa atmosfera di familiarità tra i partecipanti.”
Per il resto tutti concordi: il BzaarCamp si rifarà. Resta solo da scegliere il dove (Roma? Agriturismo in Toscana? Torino?) e quanto a lungo. Per quest’anno intanto tutti gli apprezzamenti vanno ad Apogeo e a Riccardo Cambiassi che ha fatto da squisita e discreta liason.

Lista di blog e siti che hanno scritto del BzaarCamp06:
www.andreabeggi.net
www.sanbaldo.com
www.dblog.it
www.rinero.it
im.digitalhymn.com
www.maestrinipercaso (con l’audio di sei interventi tra cui il mio)
www.simbul.bzaar.net/blog
http://www.bloggers.it/aghenor

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Ecco i commenti

  1. BzaarCamp Milano, in diretta online…

    Un successo la prima edizione italiana del BzaarCamp. Si tratta di un evento autoorganizzato in cui tutti i partecipanti, appassionati e professionisti della comunicazione e della tecnologia, si incontrano, discutono, presentazione relazioni in maniera…

    Trackback di Pandemia — 30 September 2006 alle 1:41 pm
  2. Purtroppo non posso essere lì e quindi mi trovo nella condizione di essere “lurker” grazie alla diretta che seguo sui vari blog che, chi in testo, chi grazie a Stickam per una diretta audio , seguono le varie parti dell’evento.

    Una sessione tipo Skypecast forse sarebbe stata più indicata, permettendo anche a chi non poteva raggiungere l’evento (oltretutto limitato nei posti) di partecipare.

    Comunque spero di poter partecipare alla prossima edizione, così magari ci incontriamo!
    Ciao da Cristian, a casa con le bimbe..

    Commento di Cristian Conti — 30 September 2006 alle 3:58 pm
  3. […] Inizierei con Andrea Beggi che ha riproposto sul suo blog la presentazione “Ottimizzare WordPress per Google” che ha fatto al BzaarCamp. In realtà forse dovrei iniziare con Pandemia, che pur non essendo presente ha fatto già un po’ di linking in giro per la blogosfera. Nicola d’Agostino (Nezmar) ha fatto una sintesi di alcuni degli interventi. Anche Baldo ha proposto il suo resoconto live. […]

  4. Skype e il Voip per me sono ancora fantascienza* ma spero che la cronaca dettagliata degli interventi con testo, link e qualche immagine oltre ad essere appunti per scritti e considerazioni future abbia davvero fatto sentire un po’ meno lontani e tagliati fuori quelli che come te non c’erano, Cristian. :)

    nda

    p.s. *Il mio prossimo motto alternativo a “networking culturale” qui su .nezmar. penso sarà “old technology at work” ;-)

    Commento di nda — 1 October 2006 alle 1:22 pm
  5. […] A 36 ore dalla conclusione del Bzaar Camp di Milano ecco qualche aggiunta a quanto scritto in tempo reale sabato scorso. […]

    Pingback di .nezmar. » Il post-BzaarCamp — 2 October 2006 alle 1:36 pm
  6. […] duespaghi.it: secondo quanto riferito dai creatori del progetto al recente Bzaarcamp di Milano, solo il 2% dei visitatori è registrato; a creare contenuti è il 47% degli iscritti e l’1% degli utenti totali. […]

  7. […] duespaghi.it: secondo quanto riferito dai creatori del progetto al recente Bzaarcamp di Milano, solo il 2% dei visitatori è registrato; a creare contenuti è il 47% degli iscritti e l’1% degli utenti totali. […]

  8. […] Durante l’intervento su del.icio.us sabato scorso al BzaarCamp ho notato che mentre è abbastanza nota l’anteprima automatica degli url delle foto su Flickr (ad esempio quelle mie del BzaarCamp06) sembrano invece essere in pochi a conoscere la funzione di archiviazione dei colori. […]

    Pingback di .nezmar. del.icio.us hacking: le palette di colori — 2 December 2006 alle 2:58 am
  9. […] Appena arrivato a Torino mentre molti stanno ancora confermando gli eventi e organizzando la lista di quelli a cui vogliono partecipare, mi sono accomodato in una delle tre sale e come primo intervento ho colto una parte di “De-lurking the blogosphere. Dieci (buoni) motivi per commentare i blog che leggi” di Antonio Sofi. Nella presentazione sono state delineate i due tipi/modalità del “dialogo” nella blogosfera. Il dualismo su cui si spaccano le opinioni in genere è tra lo scrivere sul proprio spazio o il commentare sugli spazi degli altri. l’obiezione a questa divisione è che con il trackback si può (e deve?) fare entrambi e tutto viene ricondotto alla “discussione”. Nella discussione a seguire oltre a esortazioni ad allargare il discorso ci sono stati alcuni esempi di prima e seconda mano sul “dove” della partecipazione degli utenti e sui meccanismi anche imprevisti che possono attivarsi. Tra le idee o meglio domande c’è una domanda già fatta in passato comune ad altri ambiti del web e della Rete sociale: “come stimolare i lettori” perché interagiscano e si trasformino da lurker in interlocutori? Lasciando incompleti i testi? Provocando? Come? […]

    Pingback di .nezmar. Dal vivo dal BarCampTurin — 2 December 2006 alle 12:40 pm

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