Come andare oltre la prassi del 'post'? Come garantire a chi legge ma anche chi cura uno spazio di non ridurre ogni spunto, idea, scambio o avvenimento culturale allo schema testuale deacrittivo con iconografia opzionale?
-) la “gallery” o fotoreportage come si diceva un tempo, ma non come contorno, come unico e autosufficiente contenuto.
-) l'immagine singola con commenti a lato oppure con appunti interattivi: due esempi sono l'embedding di file da Flickr che abbiano note o mappe come quelle du Google.
-) il post audio (o podcast)/ il filmato (o videocast): questo sembrano averlo fatto o starlo facendo in molti, forse per la relativa facilita' oppure per una malcelata voglia di “radio/tv anch'io”. E se invece si puntasse a documentare o fornire registrazioni non parlate ma sample di ambienti, suoni, discussioni? Una citazione sonora o un sampling applicato al web.
E anche in ambito testuale, a pensarci bene, c'e' ancora spazio di manovra:
-) il micropost (ovviamente): che sia entro 140 o 255 caratteri di questo i quel servizio non importa.
-) il dialogo o le sue forme moderne: scambi via instant messaging o altra chat ma di lunghezza e respiro piu' ampi.
-) la lettera: considerato che molti CMS e piattaforme per blog offrono un sistema per inviare i contenuti via posta elettronica perche' non riscoprire la narrazione epistolare?
Lo scorso anno in un intervento non a caso pubblicato su LiveJournal, Warren Ellis prospettava (e consigliava) il groupblog, il blog di gruppo come versione moderna della rivista antologica.
Considerate le caratteristiche tecniche e potenzialita' del servizio (che altri siti e piattaforme stanno “scoprendo”) l'accoppiata con l'iPhone con il client per LiveJournal appare come una versione aggiornata del Tandy TRS-80 model 100. Questo, con un modem, avrebbe dovuto equipaggiare negli anni '80 tanti reporter “mobili” in grado di scrivere e inviare articoli da qualsiasi luogo, non solo dalla “redazione”.
Un quarto di secolo piu' tardi nonostante l'accesso diffuso ad Internet, le numerose piattaforme di gestione e pubblicazione dei contenuti e dispositivi portatili piu' che adeguati l'idea aspetta ancora di essere messa in pratica.
In altre parole: chi creera' finalmente la prima non-redazione online, distribuita e corale?
La novita' principale della versione 3.0 del client per Live Journal per iPhone e iPod touch e' una barra di formattazione del testo e per inserire immagini e codici speciali.
Se in passato un doppio click nell'area per inserire il testo faceva comparire il tag lj-user, ora appare una fila di icone che riduce lo spazio a schermo ma permette, nell'ordine di:
-) incorporare e spedirr un'immagine o foto scelta dalla libreria (e quindi anche screenshot) ma solo per chi ha un account Plus o Pro
-) inserire il citato codice
per il link all'utente di Live Journal, ad esempio igrick, autore del software
-) inserire il codice per il cosiddetto “cut”, che taglia il post in due per brevita' o discrezione
-) specificare grassetti, corsivi e barrati
-) una quarta icona che (perlomeno sul mio iPod touch) non sortisce effetto.
Dopo il downgrade da Plus a Basic funzionera' ancora la scrittura e pubblicazione da iPhone/iPod touch?
Alcune informazioni utili sullo scrivere post offline con l'iPod touch (o iPhone che sia):
-) non e' possibile con il servizio Blogit di Six Apart, versatile e multiprotocollo ma che necessita della connessione in ogni fase, sin dal lancio che non e' altro che l'accesso al sito web
-) si puo' invece usare il software nativo LiveJournal -disponibile via Installer dopo il jailbreaking- che offline permette scrittura di titolo, tag e anche del body (corpo)
-) NON bisogna tentare di pubblicare mentre si e' offline con il pulsante “Post” del client LiveJournal: seguira' una raffica di errori e la perdita di quanto scritto ma invece tornare alla Springboard con il pulsante “Home”. Al successivo lancio il programma chiedera' se si vuole iniziare un nuovo testo o proseguire con quello esistente.
-) si puo' lasciare in sospeso anche piu' volte finche' non sara' disponibile una connessione, rientrare poi nel programma per LiveJournal e pubblicare con il pulsante menzionato.
Pare curioso che sia una piattaforma cosi' poco “in” come quella di LiveJournal ad essere tra le prime a consentire la pubblicazione di post tramite iPhone/iPod touch. Eppure mentre il piu' blasonato WordPress latita e Movable Type fa annunci (ma funziona? qualcuno l'ha provato?) ecco un piccolo software a cercare di sposare schermo ridotto e tastiera virtuale con i campi di un post.