Per chi non segue MusicBlob segnalo che a metà ottobre ho stilato una pagina (anche in inglese) con nomi, date e dettagli su artisti o band che di recente hanno lasciato le major del disco “per distribuirsi da soli, dare gratis la propria musica o allearsi con nuovi soggetti assumendo una tteggiamento di rottura rispetto allo status quo dell’industria discografica”.
Il testo è in aggiornamento costante e l’ultima aggiunta è quella relativa al rapper-poeta Saul Williams.
Da notare che il disco di Williams, scaricabile direttamente online a gratis o a pagamento, è (casualmente?) prodotto da Trent Reznor dei Nine Inch Nails, che compare qualche posizione più in alto tra i primi a decidere di “fuggire”…
Aggiornamento: già che c’ero ho creato e inserito come illustrazione una manipolazione fotografica (era da un po’ che non ne facevo…) che riporto anche qui e che sottolinea ulteriormente la citazione cinematografica del titolo dell’articolo su MusicBlob. ;-)
Brevissimo quanto prezioso spezzone di video che mostra lo studio TODAL.
Questo è lo spazio in cui il duo britannico Curve ha registrato gran parte del proprio materiale spesso con l’aiuto e la partecipazione di Alan Moulder, fonico, produttore e chitarrista nonché compagno della cantante.
Il nome dello studio è infatti un acronimo dei due musicisti e del produttore TO(ny Halliday) D(ave Garcia) + AL(an Moulder)
Tunatic è un software (per Windows e Macintosh) che promette di individuare la musica sentita attraverso il microfono del computer confrontandola con un database sonoro su Internet.
La sua affidabilità purtroppo è dubbia, anche quando i brani sottoposti non sono propriamente oscuri o di nicchia:
Pubblicato il: 12/12/2006 — Tematiche: appunti,musica —
Nota: appunti per un possibile articolo per MusicBlob sulla pratica della cover
La cover gode di dignità e si eleva al di sopra di “scorciatoia” del musicista e esecutore quando non è più copia pedissegua dell’originale e quindi mimesi sterile.
Ad esempio quando è:
rielaborazione (balanescu, tori amos)
appropriazione (china girl da Iggy Pop a Bowie, Hendrix. Living Color e “Memories can’t wait”)
valorizzazione (brani di Bob Dylan)
contaminazione di generi, stili. culture (Debbie Harry e Los Fabulosos Cadillacs, Señor Coconut)
copia fedelissima ma consapevole e con fini dichiaratamente parodistici (Faith no more,Weird al)
Ragionare sul rapporto tra remix e cover e sul labile confine (comune) tra reinterpretazione, arrangiamento e modifica del brano originale nelle sue componenti melodiche, armoniche e strutturali, e sulla sfuggevolezza di un riconoscimento legale e di diritti d’autore piuttosto che culturali.
Di seguito lo schema del mio intervento al BarcampTurin 2006 con i punti e -quando possibile- link con dimostrazioni, spiegazioni, approfondimenti e quant’altro.
Nota: per motivi organizzativi non dipendenti da me non ho potuto tenere l’intervento nonostante diversi interessati.
Il titolo era “10 cose inutili (ma divertenti) da fare con del.icio.us”* ed è un approfondimento di quanto mostrato a fine settembre a Milano al primo BarCamp e dei vari discorsi ed esperimenti su nezmar.com.
gestire impegni e cose da fare usando per gli ambiti e le priorità tag e/o colori tramite le palette nell’url
curare un diario online privato monoutente grazie al tag “do not share”, o con il tag “for:” con condivisione limitata e controllata e nei tag anche mese e anno
fare una gallery di immagini grazie al supporto iconografico di del.icio.us a Flickr
* p.s. Il titolo scelto è un disclaimer ironico: non escludo che ci siano altri che come me trovino le idee tutt’altro che “inutili”. A loro (voi?) la scelta e il far fruttare le mie proposte. ;-)
Se nella ricerca ed ascolto di musica “leggera” si va al di là della mera superficie fatta di canzoni ed esecutori ci si può immergere in un mondo ricco e affascinante fatto di etichette, autori, strumentisti ma sopratutto di produttori e ingegneri del suono.
Può così succedere di scoprire che gran parte dei dischi che si ama e si possiede siano interconnessi da un filo comune. In molti casi questo filo equivale a produttori che nel corso degli anni hanno lasciato la loro impronta nella storia, nei generi e filoni e sui gruppi.
Ecco alcuni tra i nomi che ricorrono nei dischi che abbiamo in casa e che mi piacerebbe approfondire con informazioni e ascolti: