Una traduzione tutta in treno

Pubblicato il: 13/10/2008 — Tematiche: Apple,appunti,musica,networking culturale,segnalazioni,viaggi

Condivido un dettaglio curioso sulla mia traduzione in Italiano del saggio sul campionamento “Can I get an Amen” divulgato in questi giorni su MusicBlob: è stata fatta nei ritagli di tempo e tutta “on the road” o meglio… “su rotaia”. ;-)

La traduzione è infatti iniziata sul treno che da Milano mi riportava a casa (in Romagna) al termine del MicroCamp lo scorso maggio ed è poi proseguita per scelta solo ed esclusivamente in treno, durante i (lunghi) viaggi in interregionale, familiari e di lavoro che fossero di questi mesi.

Ringrazio pubblicamente i residui di autonomia del mio (vecchio) PowerBook G4 1GHz e l’iPod Touch su cui ho installato (previo jailbreaking) il software MxTube, uno strumento che consiglio vivamente a chi deve tradurre o semplicemente “sbobinare” (trascrivere) video tratti da YouTube.

Sono diventato un tag!

Pubblicato il: 15/09/2008 — Tematiche: humor,networking culturale,segnalazioni,Web 2.0

Barbara Ripepi mi scrive:

sei consapevole…
… di essere diventato un TAG?
http://www.liquida.it/nicola-dagostino/

La “colpa” è di alcune citazioni della stessa Barbara su Mytech e su su iPod Journal insieme alla presenza di nezmar.com nel blogroll di dotcoma.it del buon Massimo Moruzzi.
Liquida trasforma queste citazioni e rimandi in un tag, come fa anche Technorati dove compaio grazie al puntuale Sapientone.

A guardare meglio l’unico vero “taggatore folle” è l’amico Nicola “Koolinus” Losito che segnalando la mia iniziativa Love Bytes (grazie!) e per l’occasione ha trasformato davvero il mio nome e cognome in un tag. ;-)

Aggiornamento: non ho scampo, sono un tag anche su delicious!

I tag, ovvero: “ecco il mio oro!”

Pubblicato il: 11/09/2008 — Tematiche: bookmarking,collaborazioni,del.icio.us,networking culturale,Web 2.0

Dopo la trattazione per Mytech a fine luglio ho passato le ultime settimane a curare un lungo speciale sul nuovo Delicious (o del.icio.us che dir si voglia) per Total Computer.

delicious20ndabookmarkstags.jpgNel farlo ho dovuto analizzare e riflettere sugli aspetti fondamentali del servizio, vecchi e nuovi e la mia conclusione è che senza ombra di dubbio la chiave di volta di tutto sono i tag, che si intenda del.icio.us come una fonte di informazioni ed un social network basato sui contenuti o lo si usi in maniera egoista e cioé ignorando l’interazione con gli altri puntando da un beneficio (organizzativo) personale.

Per quanto sia fissato con le descrizioni e la leggibilità dei titoli (per motivi evidenti) l’investimento migliore che si possa fare su del.icio.us è di usare, curare e sfruttare i tag per richiamare con enorme facilità e efficacia le informazioni già filtrate.

Una ennesima dimostrazione pratica l’ho avuta a inizio settimana quando una conoscenza del giro retrocomputeristico (o vintage, se preferite) aveva bisogno di verificare la compatibilità di un vecchio Mac con una specifica versione del sistema operativo. Ricordavo di aver archiviato tra i bookmark un elenco ufficiale di Apple e pochi secondi dopo l’ho ritrovato in fondo a un gruppo di 20 indirizzi (su 10126 totali) comparso usando questi tag Apple, Mac, OS e lista.

Niente male, no? :)

Le scelte di LoveBytes.it

Pubblicato il: 10/09/2008 — Tematiche: comunicazione,informazioni,networking culturale,segnalazioni

La settimana scorsa ho lanciato, un po’ in sordina, un nuovo sito web: LoveBytes.it il cui contenuto principale è la pubblicazione “a puntate” di L0V3 B1T3Z, la tesi di laurea in Storia della Lingua Italiana (con correlazione in Letteratura Inglese) che ho discusso nel 2001.

cuore-telematicoVorrei evidenziare, prelevandoli di peso da una FAQ pubblicata sul sito qualche giorno fa i punti di “rottura” rispetto a gran parte dei siti/blog/progetti online (miei compresi):

  1. I siti e gli studi editi sinora si sono occupati perlopiù di aspetti sociologici, psicologici o antropologici della comunicazione elettronica: L0V3 B1T3Z ed il sito LoveBytes.it affrontano invece aspetti prettamente linguistici.
  2. LoveBytes.it è un progetto a termine. Il sito web nasce a settembre con la pubblicazione del primo segmento della tesi L0V3 B1T3Z e termina in aprile
  3. I commenti […]: verranno pubblicati solo ed esclusivamente quelli inerenti ai contenuti che seguono. Il principio di base è che [si] espanda e contribuisca concretamente all’analisi, alla riflessione ed alla discussione sugli argomenti in oggetto.

In altre parole: dopo anni mi sono deciso a condividere il lavoro fatto perché molto immodestamente lo ritango ancora unico e utile ma ho deciso di non scegliere la strada del file “abbandonato” in rete.

Ho optato per una forma comunque “finita” ma dilazionata di pubblicazione (simil-blog, se volete) in un sito ex novo per far leggere il lavoro e rileggerlo anche io con calma nei prossimi mesi e avere al tempo stesso un canale aperto per il feedback contestuale e rigidamente moderato.

Per quanto mi possano far piacere i “ciao! ottima idea” e i rituali complimenti per la trasmissione su LoveBytes.it ribadisco che non ci sarà spazio se non per vere discusioni e contributi informati e competenti, che siano richieste di chiarimenti, estensioni, contestazioni o rettifiche a quanto rilevato e scritto all’epoca.

Rubriche e non-rubriche

Pubblicato il: 05/09/2008 — Tematiche: Apple,appunti,collaborazioni,idee,informazioni,networking culturale,segnalazioni

La novità di questi giorni è lo sbarco di Storie di Apple sulle pagine di una rivista. Non una rivista a caso ma Applicando, a cui ho già collaborato in passato e che -sono in pochi a saperlo- è in parte responsabile della nascita del sito web (i primissimi pezzi erano in origine una proposta di microcuriosità mai inviata) nell’autunno del 2006.
La lettura di Applicando, in particolare dei vecchi numeri, è alla base della mia passione per il retrocomputing e per le vicende dell’azienda di Cupertino quindi mi pare significativo che chiuda il cerchio e renda in qualche modo il favore contribuendo a divulgare le informazioni che ho e che continuo ad accumulare da almeno un decennio a questa parte. Chissà, magari contribuirò a formare o quantomeno incuriosire una nuova generazione di appasionati… ;-)

Per il resto si tratta di una pagina al mese, a partire da settembre 2008 (numero 268, in edicola da fine agosto a dirla tutta), con contenuti esclusivi (per ora) ma che rimanda al sito e che non lo sostituisce. Gli spunti e il materiale è così tanto che i due proseguiranno parallelamente presentando articoli, curiosità, approfondimenti e ricostruzioni che si completano vicendevolmente.

Altra menzione che avrei dovuto fare già da un po’ è che la rubrica “Web 2.0: i siti della settimana” che compare tutti i venerdì sul sito di Mytech Mondadori ha compiuto e superato i due anni di vita.
A fine luglio le si è aggiunta una seconda rubrica, “Firefox e Co.”, sul browser Firefox, la fondazione e i laboratori Mozilla, e tutto il mondo di servizi, prodotti e iniziative che gli gira attorno. È qualcosa di più informale della prima e più che altro una serie di articoli senza cadenza fissa ed alla bisogna ma è comunque tenuta assieme dal tag “firefox e co” e da qualche giorno persino segnalata nella “spalla” di MyTech.

Già che ci sono termino con un pensiero malizioso. Visto che l’andazzo imperante nella fuff^^blogosfera sembra essere la raccolta di link più meno commentati qui su nezmar.com potrei invece fare qualcosa del tipo “Tutto il peggio della settimana/mese: cose online che potete tranquillamente evitare”. ;-)

Traguardi personali

In questi giorni sono successe tre cose degne di nota:

  1. Al MOCA2008 ho conosciuto ed intervistato John Draper, meglio noto come Captain Crunch
  2. Su Applicando di settembre (già in edicola) ha esordito la mia nuova rubrica intitolata… Storie di Apple
  3. Ho raggiunto 10’000 (diecimila) bookmark su del.icio.us

Ora vado ad aprire quella bottiglia di spumante che avevo messo da parte…

Due o tre cose che abbiamo scoperto su Posterous

Ovvero: e ora con questo Posterous cosa ci si può fare?

  • È consigliabile registrarsi e non generare uno spazio via messaggio diposta perché sarà con un nome pseudocausale (del tipo nome-gzrq.posterous.com) quindi bruttino e peggio ancora difficile da ricordare
  • Funziona con vari client di posta elettronica anche da iPhone/iPod touch o via webmail.
  • Per scrivere si possono usare più indirizzi di posta (ed è consigliabile impostarli)
  • La pubblicazione impiega circa un minuto e viene annunciata da un’email in cui ci sono link al post ed alla pagina per modificarlo o rimuoverlo.
  • Sempre per email viene inviata notifica di tutti i commenti, così come del fatto che qualche utente ci abbia inseriti nella sua reading list

Per i contenuti ed il loro aspetto:

  • Il testo viene formattato senza bisogno di HTML o codice e tutti ma proprio tutti gli url (purché con http:// davanti) vengono trasformati in link: occhio quindi a firme in calce e eventuali banner pubblicitari
  • Le immagini in allegato vengono pubblicate senza problemi e automaticamente ridimensionate
  • Il sistema digerisce senza problemi anche immagini pesanti
  • Se c’è un MP3 in allegato, viene creato un audio post (appoggiandosi al player e-phonic e con i tag degli mp3

p.s. Se vi state chiedendo il perché del plurale… no, non è una forma maiestatis ma perché la rapida esplorazione del servizio è stata condotta con Barbara “Suzupearl” R.

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