Z88, retroportatili e alimentazione ridotta

Pubblicato il: 25/10/2008 — Tematiche: appunti,informatica,retrocomputing

Tra gli appunti accumulati mi ritrovo questo breve testo:

“the TRS-80 Model 100 in a nutshell. Granted, it displays only 8 lines of text and has just 28 kilobytes of memory, but it’s a classic, the first truly popular portable in the U.S. At PC World we have a teardown that’ll show you the guts of this featherweight champ.”

E il successivo commento:

And, like many of the best things in life, it’s powered by AA batteries (as is the Apple eMate).

che si riferisce all’eMate 300 ma è errata.
L’eMate non è alimentato dalle “stilo” ma da una sua batteria ricaricabile, a differenza del Newton di cui era una versione espansa a portatile.

Discorso invece diverso lo Z88 della Cambridge Computing, colpo di coda di Clive Sinclair. Lo Z88, “figlio” a tutti gli effetti del Sinclair tralaltro condivide con il TRS-80 modello 100 non solo l’alimentazione ma anche lo schermo ridotto.

A questo punto sorge la domanda: ci sono altri portatili con le stesse caratteristiche?
Oppure la lista è effettivamente ridotta e termina con lo Z88, ultimo baluardo -nel 1988- di un risparmio energetico ormai impossibile al crescere di potenza, memorie e schermi?

Mi rispondo da solo: c’è qualcosa del genere ed è un prodotto nuovo di zecca.
Si chiama Pomera dm 10 ed è una “macchina da scrivere tascabile” che ha

schermo da 4 pollici monocromatico e una tastiera divisa in 2 parti che si apre fino a diventare di dimensioni standard […] funziona con 2 mini stilo, si accende in 2 secondi e permette di archiviare un’enorme quantità di testi sulla memoria interna o su Sd Card.

Vintage Computing? Serviti!

Pubblicato il: 29/06/2008 — Tematiche: appunti,humor,idee,non si dice opensurz,retrocomputing,segnalazioni

Per la serie “non si sa mai” ho modificato l’elenco dei miei articoli di retrocomputing aggiungendo qualche nuova keyword all’intestazione:

<meta HTTP-EQUIV=”keywords” name=”keywords” content=”Nicola D’Agostino, nicoladagostino, retrocomputing, retrocomp, vintage, vintage computing, vintagecomputing, vintagetech“>

Se poi vi da anche fastidio il termine (magari perché poco “trendy”, poco “fashion”…) potete usare l’url www.nicoladagostino.net/vintagecomputing.html che ridireziona sull’elenco vero e proprio ;-)

Basta non chiamarlo retrocomputing?

Pubblicato il: 17/06/2008 — Tematiche: Apple,appunti,collaborazioni,informatica,retrocomputing,segnalazioni

Uno dei tabù con cui mi sono scontrato in questi anni da professionista dell’informazione tecnologica è quello legato al retrocomputing.

Qui e lì sono riuscito a far approvare o infilare qualche stranezza, come un webserver su un Apple II o un “funerale” a un mainframe o qualche occasionale reportage di manifestazioni (meglio se sui giochi). A livello generale però la risposta a trattazioni più continue e di ampio respiro sull’hardware e sul software che ha fatto la storia dell’informatica è stata quasi sempre: retrocomputing? No, grazie.

Eppure leggo tra le offerte di collaborazione di HTML.it che si cerca un “articolista tecnologia vintage” e più precisamente di

Ricerchiamo appassionati di tecnologia per la realizzazione di contenuti editoriali originali a tema tecnologia vintage, ovvero software, giochi e prodotti hi-tech che hanno fatto storia…. o flop.

Anche News.com sembra voler evitare a tutti i costi il termine retrocomputing (al contrario del citato vintage) e nella descrizione di una sua rubrica iconografica si legge:

CNET Networks’ TechRepublic runs a regular feature called “Dinosaur Sightings” in which it takes a nostalgic look at vintage computers.

La rubrica si occupa spesso e volentieri di retrocomputing e ha mostrato come era fatto il il Macintosh Classic e prima ancora il Commodore 64 ed ha parlato del Vintage Computer Festival.
Un altro nome prestigioso, PC World, si è occupato di recente del TRS-80 model 100.

Mi viene il dubbio: che il retrocomputing si possa e debba fare a patto però di non usare il vocabolo in questione. E se è così: perché?

Il (retro) Salotto Digitale…

Pubblicato il: 04/03/2008 — Tematiche: Apple,idee,immagini,informatica,retrocomputing,soluzioni

…è un PowerBook G3 del 1998 con soli 266MHz e 320MB di Ram (ed una ventina di GB di disco)!

WandStrasse febbraio 2008

Per altre informazioni (e le note) rimando all’originale su Flickr.

10 ottobre: buon compleanno, Mac Classic!

Pubblicato il: 10/10/2007 — Tematiche: Apple,eventi,informatica,retrocomputing

Può succedere che improvvisamente una sera (praticamente di notte, erano le 24 passate) venga voglia di scoprire se quel vecchio Macintosh Classic ricevuto diversi mesi prima funzioni davvero. E di passare alcune ore ad attrezzare una retropostazione in tutta regola composta da un Mac Classic con 4 MB di Ram, disco da (ben) 40 MB, tastiera ADB Apple Keyboard II (con tastierino numerico ma per il resto minimale, quasi rispettosa dei dettami Jobs), mouse ADB II (Topolino) e ben due floppy esterni Apple 800 Kb perfettamente funzionanti (ma da usare uno alla volta) nonché una periferica SCSI Syquest non supportata perché “troppo recente” (è del 1993). E può succedere anche di stupirsi e divertirsi a vederlo partire senza battere ciglio, avviarsi dall’hard disc, poi dal floppy e infine persino dalla ROM interna (una funzione poco nota ed esclusiva di questo modello) con tre diverse versioni del sistema operativo.

E poi, parecchie ore più tardi può capitare di scoprire, cercando tutt’altro, di aver festeggiato degnamente il compleanno di questo computer. Il Macintosh Classic è infatti stato lanciato sul mercato da Apple proprio il 10 ottobre di diciassette anni fa, nel 1990.

Che dire se non… buon compleanno, Mac Classic! :)

Ringrazio fperale per il piccolo grande regalo e pubblico questo testo anche qui su nezmar.com oltre che su Storie di Apple dove c’è una versione più rifinita con immagini del Classic.

I comunicati scomparsi di Apple (1994-2000)

Pubblicato il: 19/04/2007 — Tematiche: Apple,appunti,informazioni,retrocomputing,risorse,segnalazioni

Grazie a Web Archive ecco un corposo quanto prezioso elenco dei vecchi comunicati stampa Apple (quelli originali in inglese) in due comode pagine:

Press Release Library dal 1994 al 1998 e dal 1995 al 2000
Chissà perché il secondo archivio è in ordine inverso…

Appunti per un RetroCamp da fare

Pubblicato il: 15/03/2007 — Tematiche: appunti,eventi,idee,retrocomputing

Nota: questo testo si arricchirà man mano di idee e riflessioni e verrà aggiornato come data, ricomparendo quindi in cima alla lista dei testi.

Cosa: un RetroCamp per combinare il retrocomputing (in tutte le sue salse) con le presentazioni collaborativ-sociali dei BarCamp.

Dove: a Pescara, perché sono stufo che tutto ruoti attorno a Melàno ed al centro-nord. Pescara è facilmente e velocemente raggiungibile in auto e in treno da Roma, Bari, Bologna. Con un po’ di sforzo anche da Napoli e Firenze. E sì, anche da Melàno.

Quando: dopo la fiera di Marzaglia primaverile, quindi dopo la metà di maggio.
Di sabato o domenica e con inizio non prestissimo e fine entro le 18, per facilitare chi arriva da lontano e deve ripartire

Quanti: pochi (50? 40? 30???) e ognuno deve portare qualcosa e parlarne agli altri, rispondendo alle domande, mostrando l’uso ed eventualmente permettendo di maneggiare l’oggetto (se di oggetto hardware si tratta).

Come: poca organizzazione, niente proiettori, nessuna formalità negli interventi (se non una lista indicativa di nomi, oggetti e orari) per invertire la tendenza dei BarCamp recenti. Chi è interessato si siede con gli altri a semicerchio attorno al RetroCamper.

(Continua…)

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