Isolare un bookmark su del.icio.us

Pubblicato il: 14/11/2008 — Tematiche: bookmarking,del.icio.us,immagini,informazioni,tutorial,Web 2.0

Ci sono due modi per visualizzare un bookmark su del.icio.us “da solo”:

  1. Usare http://delicious.com/url/
    Questo metodo però presuppone avere già trovato il bookmark e/o disporre del suo indirizzo.
  2. In alternativa si può usare la ricerca con la seguente sintassi
    http://delicious.com/search?context=userposts&p=parolachiave&lc=1&u=nomeutente

    delicious search context

    dove ‘parolachiave’ è il termine o sito cercato (presente nel titolo) e a ‘nomeutente’ bisogna sostituire il proprio.

    Esempio: http://delicious.com/search?context=userposts&p=storytlr&lc=1&u=nicoladagostino

    Variando il valore di lc da 0 a 1 inoltre si dice a del.icio.us se mostrare anche tutti i salvataggi da parte degli altri utenti o solo quelli di ‘nomeutente’

Due o tre cose che abbiamo scoperto su Posterous

Ovvero: e ora con questo Posterous cosa ci si può fare?

  • È consigliabile registrarsi e non generare uno spazio via messaggio diposta perché sarà con un nome pseudocausale (del tipo nome-gzrq.posterous.com) quindi bruttino e peggio ancora difficile da ricordare
  • Funziona con vari client di posta elettronica anche da iPhone/iPod touch o via webmail.
  • Per scrivere si possono usare più indirizzi di posta (ed è consigliabile impostarli)
  • La pubblicazione impiega circa un minuto e viene annunciata da un’email in cui ci sono link al post ed alla pagina per modificarlo o rimuoverlo.
  • Sempre per email viene inviata notifica di tutti i commenti, così come del fatto che qualche utente ci abbia inseriti nella sua reading list

Per i contenuti ed il loro aspetto:

  • Il testo viene formattato senza bisogno di HTML o codice e tutti ma proprio tutti gli url (purché con http:// davanti) vengono trasformati in link: occhio quindi a firme in calce e eventuali banner pubblicitari
  • Le immagini in allegato vengono pubblicate senza problemi e automaticamente ridimensionate
  • Il sistema digerisce senza problemi anche immagini pesanti
  • Se c’è un MP3 in allegato, viene creato un audio post (appoggiandosi al player e-phonic e con i tag degli mp3

p.s. Se vi state chiedendo il perché del plurale… no, non è una forma maiestatis ma perché la rapida esplorazione del servizio è stata condotta con Barbara “Suzupearl” R.

MicroStorie di Apple

Pubblicato il: 24/06/2008 — Tematiche: appunti,feed,idee,informatica,risorse,soluzioni,tutorial,Web 2.0

A spizzichi e bocconi sto giocando con l’estrazione e ripubblicazione (filtrata) dei micromessaggi archiviati su Twitter.
Segue una descrizione a grandi linee con un esempio, alcune brevi MicroStorie di Apple (appunti inediti accumulati mentre facevo ricerche e scrivevo alcuni articoli per il sito web).

Delle possibilità ne avevo accennato qualche settimana fa al MicroCamp durante uno dei dibattiti: in questi mesi sul mio account ho accumulato alcuni brevissimi testi, contrassegnati da appositi hashtag.

assemblaggio della Yahoo Pipe delle MicroStorie di AppleIl passo successivo è recuperare questi testi (tematici) attraverso il motore di ricerca Summize. Il risultato è una pagina HTML e un feed, che però bisogna “ripulire” perché presenta (come del resto fa Twitter da cui Summize attinge) due volte lo stesso testo, una come titolo-link e l’altra come descrizione-corpo del micromessaggio.

L’operazione di ripulitura si può effettuare tramite Yahoo! Pipes con tre moduli: un Fetch Feed, un modulo “Filter” che consente di far passare solo gli item.link che contengono la stringa “twitter”.

Il risultato, ripubblicabile e usabile un po’ ovunque (feed reader, siti web, blog, startingpage e homepage personali) è la Yahoo! Pipe “MicroStorie di Apple”

Fatene buon uso e se avete metodi alternativi o migliori segnalateli nei commenti.

“del.icio.us come cms: 255 caratteri al servizio del microblogging”

Pubblicato il: 25/05/2008 — Tematiche: bookmarking,del.icio.us,eventi,idee,informazioni,risorse,soluzioni,tutorial,Web 2.0

Ripubblico le schermate mostrate durante la presentazione al microcamp2008 su come sfruttare il servizio di bookmarking sociale del.icio.us per gestire, condividere e pubblicare agilmente (micro)contenuti.
 



 

La presentazione, creata e mostrata con Google Documenti (Google Presentazioni, per l’esattezza) si può anche scaricare in formato PDF e PowerPoint.

Per approfondimenti e dettagli tecnici consiglio la lettura di:

I “sottodomini” su tophost

Pubblicato il: 13/05/2008 — Tematiche: appunti,idee,informatica,informazioni,risorse,segnalazioni,soluzioni,tutorial

Era da un po’ che volevo provare la tecnica descritta dai responsabili del provider economico Tophost per attivare un dominio di terzo livello personalizzato.

Dopo aver seguito le istruzioni ed aver messo un index.html nella directory creata confermo che funziona anche se… you get what you pay for: il sottodominio si comporta come un ridirezionatore.

Dal punto di vista pratico con 10 minuti di lavoro (modifica del dns, aggiunta del codice nel .htaccess, test, eventuale creazione ed upload di un ‘Ciao mamm^^ Hello World!’) tutto è pronto. Non so a cosa può servire al di là di qualche effetto speciale “pubblicitario”: diciamo che è una soluzione in attesa di un problema.

In breve:

  • Vantaggi: costo zero, attivo subito.
  • Svantaggi: non è per tutti, ridireziona e non è un vero sottodominio

Incorporare Google Presentations in WordPress

Pubblicato il: 18/09/2007 — Tematiche: appunti,cms,idee,informatica,informazioni,soluzioni,tutorial,WordPress

Esperimento di embedding* di una mia presentazione del (e sul) nuovo Google Presentations in una pagina di WordPress:

Per vedere solo le diapositive e sfruttare meglio lo spazio ridotto basta fare click sul triangolino sulla riga di separazione tra contenuto e chat con gli altri che stanno vedendo le slide.

La spiegazione sul come fare viene da InsideGoogle. In realtà più che di una spiegazione si tratta di una semplice conferma che basta usare il tag HTML iframe.
Il codice che ho usato io è il seguente:
<iframe src=”http://docs.google.com/Present?docid=d4nkcfw_116d26qbp” width=”450″ height=”300″></iframe>

 
* Nota sull’uso per visualizzare la presentazione valgono gli stessi criteri di compatibilità di Google Docs. Ergo: Mozilla Firefox dalla 2 in poi per Windows, Linux e Mac OK, Safari 2 per Mac NO, Webkit per Mac recente (r25238 o superiore) OK.
Sono gradite segnalazione per Internet Explorer e Safari 3 beta per Windows e Mac.

Creare un nuovo file (vuoto) anche in Mac OS X

Pubblicato il: 29/03/2007 — Tematiche: Apple,informatica,risorse,segnalazioni,soluzioni,tutorial

Un articolo su Monkey Bites risolleva una questione dibattuta anche in altri ambiti (tra cui it.comp.macintosh): come implementare sotto Mac OS X una nota* funzione di Windows e cioé creare nuovi file vuoti nell’OS via Finder e non attraverso i programmi.

A quelli elencati aggiungo altri due metodi:

a) installando OnMyCommand e poi scaricando uno dei numerosi script, tra cui ce n’è uno che crea nuovi file vuoti

b) seguire questo “New Empty File Tutorial” ospitato sempre sul sito web di OnMyCommand per costruire un menù contestuale.

* sulla effettiva utilità e usabilità della funzione ho francamente molti dubbi: ciononostante, come vedete, la cosa si può fare

Materiale più stagionato »