Dal vivo dal BarCampTurin

Pubblicato il: 02/12/2006 — Tematiche: appunti,eventi,informatica

Appena arrivato a Torino mentre molti stanno ancora confermando le presentazioni e altri organizzando la lista di quelli a cui vogliono partecipare, mi sono accomodato in una delle tre sale e come primo intervento ho colto una parte di “De-lurking the blogosphere. Dieci (buoni) motivi per commentare i blog che leggi” di Antonio Sofi.

logo barcampturin piccoloNella presentazione sono state delineate i due tipi/modalità del “dialogo” nella blogosfera. Il dualismo su cui si spaccano le opinioni in genere è tra lo scrivere sul proprio spazio o il commentare sugli spazi degli altri. l’obiezione a questa divisione è che con il trackback si può (e deve?) fare entrambi e tutto viene ricondotto alla “discussione”. Nella discussione a seguire oltre a esortazioni ad allargare il discorso ci sono stati alcuni esempi di prima e seconda mano sul “dove” della partecipazione degli utenti e sui meccanismi anche imprevisti che possono attivarsi. Tra le idee o meglio domande c’è una domanda già fatta in passato comune ad altri ambiti del web e della Rete sociale: “come stimolare i lettori” perché interagiscano e si trasformino da lurker in interlocutori? Lasciando incompleti i testi? Provocando? Come?

preparativi barcampturinSi prosegue con Andrea Beggi & C. con “Il blogroll: croce e delizia del blogger moderno” che prosegue il discorso dell’interazione anche se tra “pari” (cioé blogger) e da vari punti di vista tra cui quello tecnico e tematico per gestire al meglio la famigerata “lista” di siti. A lui segue integrandosi il contributo di Kurai che riduce e divide il blogroll in due per non spaventare il visitatore:

  1. gli essenziali, selezionati
  2. altri, pescati a caso

Da una domanda dal pubblico arriva però un’annotazione interessante: non si rischia di dare valutazioni di merito sui link nel blogroll a seconda in che lista si trovino?

Altri ribadiscono che il blogroll è importante che stia e rimanga sulla home page. Emerge l’immedesimarsi (o il tentativo di farlo) con chi arriva sul proprio blog e sul fornirgli coordinate in quanto persone già veterane ed inserite. Ma c’è anche chi come Matteo Balocco critica i blogroll statici e arriva ad affermare di non avere (più) il blogroll sul proprio sito ma solo link all’interno di testi e post.

programma barcampturinSi prosegue con testimonianze, pareri, esperienze anche uno schieramento di posizioni come reazione a (spero) “Aggregazione e ripubblicazione: libertà e doveri (morali) di chi distribuisce il feed completo” di Mafe & Vanz che si sta spostando sulla distribuzione del contenuto se e con quali regole e prezzi.

Iniziano intanto ad apparire anche le prime foto, su Flickr a cura del solerte Samuele Silva e in futuro all’indirizzo http://www.flickr.com/photos/tags/barcampturin/

Lascio la discussione di sopra e vado a seguire il panel con (?) Tambu, Maurizio, Ludo, Totanus, Fullo sulle statistiche. Organizzato da Alberto Mucignat prova a fonire una veloce panoramica di quanto detto in un recente Skypecast. L’impressione personale è di dispersione e forse visto il taglio breve e al punto del BarCamp una simil-tavola rotonda non era il modo migliore di parlare o proseguire a parlare di statistiche online. Passiamo invece all’intervento “Single Sign On per tutti: cosa può fare per me e cosa posso fare io per OpenID” di Claudio Cicali di Scrive.it che con il suo solito entusiasmo decanta il metodo di identificazione aperta e gratuita in rete basato su siti -fidati- che fanno da garanti per noi. OpenID si sta lentamente diffondendo ed ha ormai il supporto oltre che di LiveJournal (con cui ha in comune il fondatore) anche di Zooomr, Technorati, Ma.gnolia e i blog basati sulla piattaforma Movable Type.

io che scrivo in diretta questo testo al barcampturinLa connessione va e viene (più va che viene) ma a ridosso della pausa pranzo parte l’impegnativo “Il pensiero digitale” di Maurizio Goetz che mentre gli stomaci brontolano prosegue il discorso del coinvolgimento dei blog, della Rete, del digitale rispetto alle persone comuni. Il nodo focale del tutto è il rapporto tra digitale ed analogico: come e perché i figli o le madri usano Internet, quali personaggi o servizi sono riusciti a fare da ponte tra i due (e qui arriva il nome immancabile di Grillo) e quali siano i bisogni e le prospettive future ma anche gli ostacoli con un invito ottimista quanto condivisibile rivolto a blogger e opinion leader italiani, “Essere un po’ meno elite e comunicare lo splendore del mondo digitale”, “scendendo dal piedistallo del primo gradino (?) della blogosfera”.

Poco prima delle 15 si ricomincia. Nella sala in cui mi trovo si affrontano le questioni del copyright e dei diritti nell’era digitale con “Chi ha paura di Topolino e di chi ha paura Topolino? – Brevetti e copyright nell’era digitale” e si prosegue con le problematiche dei diritti applicati alla medicina.

Intanto sul blog di Mytech ho scritto e pubblicato primo articolo “ufficiale” sul BarCamp, in cui ho radunato e sintetizzato una delle tematiche della giornata, quella sull’interazione e partecipazione nella blogosfera e in Rete.

Nota: Causa connessione sparita e ritorno rocambolesco (a dire poco) causa sciopero dei treni pubblico il resto di quanto scritto a mattina di domenica inoltrata.

Ascolto qualche minuto di “Un nuovo approccio al Cybercrime – l’Hacker’s Profiling Project” che forse complice la grande sala mi coinvolge poco e passo invece al meno affollato ma affascinante excursus del museo Olivetti a Ivrea che farebbe le gioie di ogni retrocomputerista che si rispetti. L’istituzione è oggetto di “L’esperienza di un museo tecnologico locale” in cui si ripercorrono capisaldi della tecnologia e design passati italiani come le macchine da scrivere della serie Lettera, la Divisumma e la Modello 101 dell’Ingegnere Perotto. Il museo si rivolge a bambini e scolaresche ed ha anche una sala per il restauro e una divulgativa di workshop dedicata proprio ai più piccoli.

Verso la fine intervento-fiume e tanto coinvolgimento per “Qualche dato (e qualche grafico) sulla blogosfera italiana dopo un mese e mezzo di crawling” con Ludo che ha coinvolto chi dei Barcampers partecipa e segue la classifica su Qix.it. I circa 90 minuti sono stati dedicati a qualche grafico e proiezione ma perlopiù ad esternare e confrontare dubbi, speranze e idee con tanta passione e partecipazione. Forse fin troppa visto il maggiore distacco e impegno verso coloro “non addentro” alla blogosfera più volte auspicato ed invocato in precedenza negli interventi della mattina.

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Ecco i commenti

  1. bene bene … finalmente il primo post da TO della giornata !
    il viaggio e’ andato bene ?

    Commento di kOoLiNuS — 2 December 2006 alle 12:34 pm
  2. Fisicamente catastrofico ma siamo (Cristian Conti ed io) arrivati sani e salvi. Sul ritorno non c’è certezza…

    nda

    Commento di nda — 2 December 2006 alle 1:30 pm
  3. Ottimi temi affrontati … grazie Nicola per l’aggiornamento !
    Per quanto mi riguarda : di ritorno da HANDImatica2006 … con molto materiale sia tecnico che didattico, una esperienza che mi trova coinvolto più che mai e che nei giorni a venire andrò a sviluppare a livello informativo … vi auguro un’ottimo rientro

    Commento di enore savoia — 2 December 2006 alle 10:23 pm
  4. […] Al di là di entusiasmi, polemiche, perplessità e ringraziamenti, per il sottoscritto il BarCamp torinese è stata un’esperienza istruttiva. Probabilmente al termine potrei e dovrei aggiungere anche una “d” iniziale per completare il quadro visti modi e tempi dell’arrivo e del ritorno causa distanza, budget e sciopero delle ferrovie in corso, ma questa è un’altra storia e dopotutto solo otto ore dopo ero a casa, più o meno sano e salvo. […]

    Pingback di .nezmar. - Le domande del BarCamp — 6 December 2006 alle 4:35 pm
  5. […] La seconda volta è dell’inizio di dicembre ed è collegata alla mia presenza al BarCamp di Torino. Alla sconferenza c’era una troupe che mi ha ripreso mentre aggiornavo (quando c’era ancora la connessione) http://www.nezmar.com e poi il blog di Mytech con la cronaca in diretta di quanto stava succedendo. […]

    Pingback di .nezmar. Mamma, sono in tivvù! — 9 December 2006 alle 2:02 pm
  6. […] Lo spunto era la citazione in un mio articolo del suo sito come nodo centrale del grafico di blogbabel, e su alcune questioni di fondo di quella che -non me ne vogliano i curatori- per molti è e continuerà ad essere “la classifica” ma che potrebbe come detto al BarCampTurin essere molto altro, magari solo un mezzo e non un fine della comunicazione su Internet: […] Luca: seguo i backlink dalle stat e da technorati :) nda: però per me ci poteva anche restare Grillo in cima: è mica questo il problema… Luca: non mi è cambiata la vita :) nda: non è la quantità dei link e backlink, ma cosa ci si fa. nda: a cosa portano, a cosa conducono Luca: concordo Scritto il 12.27.06 alle 11:47 am: if (typeof window.Delicious == “undefined”) window.Delicious = {}; Delicious.BLOGBADGE_DEFAULT_CLASS = ‘delicious-blogbadge-line’; […]

    Pingback di .nezmar. » Link e backlink e “la classifica” — 28 December 2006 alle 12:53 pm

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