I miei 404
Lo confesso: io amo gli “error 404: not found”.
Mi interessa la cultura, la storia, il folklore e l’inventiva che spesso ci sono dietro a questi malfunzionamenti codificati e ormai accettati del world wide web.
E’ da un po’ che li “colleziono” (non ricordo da quando) e già nel 1999 gli dedicai un sito web sul server dell’associazione Metro Olografix (di cui per più di sei anni sono stato webmaster e grafico).
Il sito si intitolava 404.olografix.org e includeva testi ed elenchi tra cui uno di messaggi di errore ironici. Attualmente è scomparso ma un’incompleta memoria storica è su Archive.org mentre gli screenshot delle sezioni principali sono su Zooomr.
Alla fine del 2005, più o meno in concomitanza con il riordino e passaggio a del.icio.us di tutti i miei bookmark, ho aperto un account su Blogmarks su cui sto archiviando tutti i 404 vecchi e nuovi.
Blogmarks, per chi non lo conoscesse, è uno degli antagonisti di del.icio.us ma rispetto a quest’ultimo offre la generazione automatica di anteprime grafiche delle pagine web annotate, che poi mostra vicino ad ogni entry.
E’ uno strumento ideale per lo scopo che mi sono prefissato, la preservazione dei vari 404, perché riesce a valorizzarne la componente visuale che è spesso la parte più divertente e creativa.
