Perché Storie di Apple.it
E’ stata una faticaccia ma ne è valsa la pena.
Gli ultimi due giorni li ho dedicati quasi interamente al lancio della mia nuova iniziativa online: Storie di Apple.
L’idea mi frullava in testa da parecchio, almeno dai primi mesi di quest’anno quando ho iniziato a pensare anche a MusicBlob e l’indagine sul panorama informativo fatta in agosto e pubblicata all’inizio di settembre mi ha confermato che tra i siti italiani non c’era nulla del genere.
A questo punto, come per MusicBlob l’idea era di creare uno spazio per organizzare e diffondere meglio cose che già facevo, un po’ sui newsgroup, un po’ su siti, comunità e forum come quelli di Tevac, un po’ su mailing list varie e un po’ per me in privato.
Gli ultimi quattro anni per lavoro ma ancora prima per passione e curiosità ho sempre indagato, fatto ricerche, accumulato informazioni e ricostruito la storia di Apple, dei suoi prodotti e dei personaggi che li avevano creati. Si tratta di dati usati solo in piccolissima parte ma che quando tiravo fuori avevano sempre suscitato estremo interesse nei miei interlocutori, che fosse ad una cena, seduto ad una conferenza stampa o in uno scambio di messaggi.
Come ho scritto nella presentazione (e nel comunicato spedito) ieri Storie di Apple “più che sulle novità si concentrerà su aspetti poco o per nulla noti”.
I vari siti, blog, comunità e forum italiano offrono un flusso informativo che personalmente mi pare inutile, oltre che poco stimolante replicare. Reputo invece ci sia spazio per narrare tutta una serie di eventi, fatti e dettagli che affondano nel passato ma che aiutano ad inquadrare presente e futuro.
E’ un lavoro di ricostruzione che mi spinge anche verificare e mettere in forma coerente e leggibile il fiume di materiale che ho su Apple e sul suo mondo, per fornire una fonte diversa di informazioni ma anche complementare a quella già esistente per gli appassionati vecchi e nuovi.
In altre parole: Storie di Apple non è nato per competere con Melablog, Tevac, Blogmac, Macuniverse e tutti gli altri, ma per affiancarli e cercare di completare -a modo suo e con ritmi suoi- il quadro sulle vicende dell’azienda fondata quel primo di aprile 1976 in California.
E a leggere le prime statistiche d’accesso, i commenti, i messaggi, i post e le segnalazioni, sembra proprio che sia stata una buona idea. :)
Che dire se non… grazie. :)