Create a new empty file in Mac OS X

Pubblicato il: 29/03/2007 — Tematiche: Apple,appunti,english,software,soluzioni,tutorial

Listed in a Monkey Bites piece there are some ways to implement under Mac OS X a well-known* function of Windows: i.e. create new empty files in the OS (filesystem), not through the applications.

I’d like to add that there are other ways to do it:

a) Install OnMyCommand and then download one of the scripts, among which there is one to make new (empty) files

b) follow this “New Empty File Tutorial” hosted on the OnMyCommand web site to build a contextual plugin.

* Frankly I have many doubts on the real usefulness and usability of it, nonetheless, it can be done even on a Macintosh, as you can see.

Equilibrismi informatici: CD per VPC

Pubblicato il: 19/12/2006 — Tematiche: Apple,appunti,informatica,soluzioni,tutorial

Disk UtilityOvvero: come dare in pasto cd-rom iso9660 a Virtual PC (4) su Macintosh con Mac OS X 10.4.x quando la macchina su cui è in esecuzione il software è senza unità ottica (o questa è rotta) e leggere il disco da un altro Macintosh e poi condividere il volume non piace alla funzione “Capture CD/DVD” di VPC.

Soluzione: creare una immagine .iso su una postazione su cui l’unità ottica funziona e copiarsela o usarla via rete.

Inserire il disco, lanciare “Utilità Disco”/”Disk Utility” (/Applications/Utilities/Disk%20Utility.app/), selezionare dalla lista il CD (il volume interno) e salvarlo come nuova immagine da volume compresso. Il risultante file .dmg va dato in pasto a Damage Isolation o ISOlator che ne creeranno un’immagine con estensione .iso.
Questa funzionerà -anche in rete- in Virtual PC e in Windows verrà vista in tutto e per tutto come un CD fisico.

Nota bene: nei commenti su macosxhints ho letto che andrebbe bene anche una immagine disco fatta con Toast con estensione .toast. Basterebbe rinominare quest’ultima in .iso per usarla nel software di emulazione. Ho provato e purtroppo non funziona. Perlomeno non con Virtual PC 4, Toast 5 e Mac OS X 10.4.

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Il mio intervento al BarcampTurin 2006

deliciousDi seguito lo schema del mio intervento al BarcampTurin 2006 con i punti e -quando possibile- link con dimostrazioni, spiegazioni, approfondimenti e quant’altro.

Nota: per motivi organizzativi non dipendenti da me non ho potuto tenere l’intervento nonostante diversi interessati.

Il titolo era “10 cose inutili (ma divertenti) da fare con del.icio.us”* ed è un approfondimento di quanto mostrato a fine settembre a Milano al primo BarCamp e dei vari discorsi ed esperimenti su nezmar.com.

  1. curare una lista di abstract di articoli o gestire un blog con il vantaggio di un tagging avanzato ed efficace.
  2. promuovere e segnalare i propri scritti, lavori e produzioni
  3. archiviare schemi e palette di colori
  4. mantenere un blogroll o lista di letture ragionati e/o tematici ed esportarli e condividerli come feed RSS
  5. curare una wishlist che vada oltre Amazon
    (se volete regalarmi qualcosa non mi offendo, anzi ;-))
  6. fare bookmarking gastronomico
    Teoria, dimostrazione pratica e spiegazione del meccanismo.
  7. gestire impegni e cose da fare usando per gli ambiti e le priorità tag e/o colori tramite le palette nell’url
  8. curare un diario online privato monoutente grazie al tag “do not share”, o con il tag “for:” con condivisione limitata e controllata e nei tag anche mese e anno
  9. fare una gallery di immagini grazie al supporto iconografico di del.icio.us a Flickr
  10. ascoltare musica grazie alla selezione degli url di tipo mp3 più popolari

* p.s. Il titolo scelto è un disclaimer ironico: non escludo che ci siano altri che come me trovino le idee tutt’altro che “inutili”. A loro (voi?) la scelta e il far fruttare le mie proposte. ;-)

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del.icio.us hacking: le palette di colori

Pubblicato il: 06/10/2006 — Tematiche: appunti,del.icio.us,design,grafica,immagini,informatica,tutorial,Web 2.0

Durante l’intervento su del.icio.us sabato scorso al BzaarCamp ho notato che mentre è abbastanza nota l’anteprima automatica degli url delle foto su Flickr (ad esempio quelle mie del BzaarCamp06) sembrano invece essere in pochi a conoscere la funzione di archiviazione dei colori.

delicious ColorSchemeE’ un furbo hack che permette di segnare (e mostrare) non indirizzi ma palette di colori in forma di “chip”, sulla falsariga delle pecette Pantone tanto care ai grafici.

Il tag apposito usato su del.icio.us è “ColorScheme”, che rimanda alla lista degli usi di questa tecnica. Qui, semplicemente aggiungendo (“save this”) uno dei bookmark con le pecette colorate si scopre la sintassi “color:hex,hex” che permette di indicare in esadecimale i colori.

Ad esempio inserendo la seguente combinazione nel campo “url”

color:8dbfe0,bee183,f2b2cd,dadbdd,ddc891

E’ la palette di colori degli iPod Mini di Apple che diventa:

delicious ColorScheme Apple iPod Mini

Mentre questa sequenza

color:85C229,3BAE01,D10202,000099

è invece la tavolozza di base di Technorati (presumo prelevata di peso dal loro .css) ed è visualizzata come:

delicious ColorScheme Technorati

Schema 13E’ non solo una funzionalità divertente ma un’opzione comoda che i webdesigner possono usare per sintetizzare e riprodurre (e quindi studiare o replicare) con facilità le color table dell’HTML di qualsiasi sito, famoso o meno, o magari, come ho fatto io per convertire le proprie combinazioni prodotte con qualcuno dei tanti programmini appositi per mischiare e pasticciare con sfumature e gradazioni cromatiche.

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I feed al nostro servizio

Pubblicato il: 03/10/2006 — Tematiche: collaborazioni,feed,immagini,informatica,segnalazioni,tutorial

E’ online la mia versione dell’articolo “Crea un giornale personalizzato” apparso originariamente in aprile su Total Computer.

Il lungo testo parla dell’uso e dei vantaggi dei feed come moderno strumento professionale di informazione e aggiornamento e include recensioni e tutorial su Google Reader e FeedDemon ed una panoramica su altri servizi tra cui Bloglines, Newsgator e FeedBucket.

Feed in Firefox

Per l’occasione anche questa volta come già per il pezzo sulle webapps ho messo online una delle immagini su Flickr.

L’intento è di cercare di offrire oltre che una risoluzione maggiore anche più dettagli il sistema di note: nello specifico ho annotato un mio schema realizzato per la rivista spiegando nei riquadri i vari passi nell’importazione dei feed nel browser Firefox con il comodo plugin Sage.

Network deliziosi

Pubblicato il: 22/09/2006 — Tematiche: appunti,del.icio.us,informatica,networking culturale,risorse,tutorial

Con alcuni lavoro. Altri sono amici o contatti online. Altri ancora mi sono totalmente sconosciuti ma sembrano aver deciso che quanto segno giornalmente, commento e organizzo con i tag gli interessa o li diverte. In più di 3600 url mi piace pensare che qualcosa di appetibile nei miei bookmark su del.icio.us ci sia per chi si interessa di Apple, musica, fumetto, retrocomputing, comunicazione, sicurezza e le altre categorie che sono sopra quota 100 (e che cerco di curare con costanti ritocchi e modifiche).
In qualche caso i contatti del network si palesano con apprezzamenti (come l’attento Antonio) o suggerendo qualche link (come il generoso Koolinus).
Per me sono piccole gratificazioni che hanno il bonus aggiuntivo di collimare con la mia visione della condivisione dell’informazione (o perlomeno delle fonti) nella pratica più che nei proclami e mi spingono a continuare su questa strada. Quella del networking culturale.

Migrare verso WordPress da… (3)

Pubblicato il: 13/09/2006 — Tematiche: appunti,cms,soluzioni,tutorial,WordPress

icona di LiveJournalLa procedura per migrare verso WordPress da LiveJournal sfrutta la funzione apposita di importazione presente nel Dashboard che altro non è che un’acquisizione dei post da un file XML.

Per ottenere da LiveJournal il file XML (è una delle due opzioni, volendo c’è anche il CSV) con i propri testi c’è una pagina apposita con diverse opzioni e un’altra con le spiegazione essenziali.
opzioni di esportazione di LiveJournalIl risultato dell’esportazione è una pagina (o tab) del browser da salvare in locale, eventualmente aggiungendo l’estensione .XML.

Nota: da vari tentativi fatti ho accertato una limitazione della procedura: si può esportare solo un mese alla volta, ergo bisogna generare tanti file per quanti sono i mesi di contenuto che vogliamo migrare verso WordPress.

Il o i file poi devono essere dati in pasto a WordPress, che convertirà e salverà le entry, tralaltro riconoscendo e mostrando durante l’importazione i titoli completi dei post originari.
I testi vengono tutti assegnati alla categoria di default in quanto LiveJournal non dispone(va) di tag: per il resto nessun problema con la gestione di immagini e link e vengono eliminati o convertiti praticamente tutti i tag proprietari di LJ come i cut.

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