wodpress.com (sic)

Pubblicato il: 05/05/2008 — Tematiche: humor,immagini,informatica,WordPress

Dalla localizzazione in italiano su WordPress.com:

wodpress

Un esempio di dominio è “wodpress.com”. Puoi avere il tuo blog con ogni dominio tu possieda come esempio.com o impostare un dominio ad inidirizzare automaticamente i visitatori all’indirizzo del tuo blog.

I grassetti sono miei.

Cosa c’è nel pacchetto Topblog?

Pubblicato il: 21/04/2008 — Tematiche: cms,informatica,informazioni,recensioni,segnalazioni,WordPress

Da qualche settimana il provider “da battaglia” Tophost ha aggiunto una nuova proposta ultraeconomica per chi vuole cimentarsi con un blog.
Si chiama Topblog e la descrizione ufficiale recita:

Topblog nasce per tutti quelli che in pochi passi vogliono avere un sito pronto all’uso, pensando solo ai contenuti e divertendosi.

con in evidenza l’allettante

scrivi, pubblica i tuoi file audio e video e le tue foto in 1 Giga di spazio

sito TophostSeguendo il link in fondo si possono leggere alcuni dettagli/
Visto che però il costo è addirittura inferiore a quello già molto basso di Topweb viene la curiosità di capire cosa effettivamente si riceva al di là di un blog preimpostato e tanto spazio e quali siano le differenze pratiche rispetto all’altro pacchetto.

Ecco perciò qualche dato ulteriore grazie ad un amico che ha aderito e mi ha permesso di fare un giro tra opzioni, pannelli ed impostazioni.

La versione breve è che Topblog equivale ad un’installazione pronta di WordPress con un solo utente, un solo database e un set discreto di funzionalità per produrre e gestire contenuti ma poco modificabile e per nulla estendibile.

logo WordPress MULa versione più lunga comincia con la precisazione che i tipi di Tophost hanno installato WordPress MU, la variante multiutente del CMS, in una versione equivalente alla “vecchia” 2.3.x di WordPress. L’utente è unico e coincide con quello del contratto nonché del nome scelto per il dominio.

Se nella gestione (Edit o Manage che sia) e scrittura dei post non ci sono novità o sorprese, la prima limitazione si nota nei campi per cambiare la password che offre due link: uno punta alla guida e l’altro ad un cpanel (molto) ridotto rispetto a quello di Topweb.
Si scopre qui che NON si possono creare altri utenti e come da contratto NON si possono avere/creare altri indirizzi email. Ci sono però gli alias e alcuni già fatti, info, postmaster e webmaster, che rimandano al nome utente (principale) scelto, e c’è l’accesso via webmail, effettivamente utile quando ci si trova fuori sede.

Sempre nel cpanel viene fornita l’impostazione del DNS. Dando un’occhiata dentro c’è una voce ftp e vicino un IP del tipo ab-xx.th.seeweb.it Che sia possibile entrare anche via ftp? Da qualche prova pare di no. fpt.dominiopreso.est esiste ma a varie combinazioni di username e password risponde il diniego del server e un (se ricordo bene) login incorrect.

Tornando a WordPress i plugin sono limitati a un tot fornito. Si possono attivare o disattivare. Non aggiungere, togliere, aggiornare o modificare. Non vedo un antispam e visto che non si può installare un plugin per il backup suggerisco di usare la funzione di esportazione (Manage->Export) a intervalli regolari, per dormire sonni un po’ più tranquilli.
Anche l’aspetto grafico del sito, come i plugin, può essere solo scelto tra quelli forniti dal provider con i temi non modificabili se non nelle opzioni previste dal creatore. Ergo: scegliere temi che sono efficaci di loro (come si suol dire: out of the box) o al limite in cui si può smanettare con i widget.
Tra le opzioni troviamo AMP, che è l’Anarchy Media Player per incorporare, mostrare e gestire file MP3, FLV, Quicktime, WMP e contenuti multimediali da vari siti esterni (raggruppati sotto la voce) Media Players).

Tiriamo le somme rispondendo a due immaginarie domande:

  1. Chi può essere interessato a Topblog?
    Chiunque voglia una soluzione con dominio proprio e sistema di gestione blog/contenuti non solo testuali (e magari voluminosi) basato su un software di provata validità e non può, vuole o intende occuparsi degli aspetti tecnici.
  2. A chi può stare stretto Topblog?
    A chi vuole installare sul proprio dominio più CMS (anche non solo WordPress), o altri software che sfruttano PHP e più database MySQL, oppure un sito o blog con più contenuti. O ancora chi vuole scegliere e modificare l’aspetto grafico del sito e inserire funzionalità particolari o anche solo semplicemente gestire gli spazi pubblicitari.

Le 10 cose da fare subito appena installato WordPress

Pubblicato il: 16/04/2008 — Tematiche: cms,idee,informatica,non si dice opensurz,soluzioni,WordPress

[digg-me] Avete appena registrato un dominio e preso hosting con database MySQL e installato WordPress.
E adesso?

icona di WordPress, la roba che avete installato (forse)Beh, tanto per cominciare potreste…
 

  1. Cambiare il tema. Va bene uno qualsiasi purché non sia Kubrick, che non se ne può più, grazie.
  2. Eliminare o modificare il post “Hello World” ed il suo commento, possibilmente prima che passi qualche motore di ricerca.
  3. Togliere o quantomeno modificare la Tagline. Questo non è necessariamente “another WordPress blog”.
  4. Allargare un po’ quella microscopica finestrella (10 righe?) per la scrittura.
  5. Installare un plugin per fare il backup del database.
  6. Rimuovere i link, blogroll ed altre pacche virtuali a gente che probabilmente non conoscete nemmeno.
  7. Leggi il resto »

WordPress: solo per “bloggers”?

Pubblicato il: 27/11/2007 — Tematiche: appunti,cms,idee,informatica,informazioni,WordPress

Con le versioni 2.1, 2.2 e seguenti WordPress può prospettare una disfunzione molto fastidiosa, con cui mi sono scontrato in varie installazioni, tra cui quelle di due grandi gruppi editoriali italiani.

Quello a cui avevo accennato in “<sarcasmo>Grazie, WordPress…</sarcasmo>” non è un bug tout court del cms ma una combinazione di impostazioni del server con cambiamenti strutturali in WordPress (a leggere un thread dedicato) l’effetto di cui è che il “save” e l’impostazione della data non sortiscono alcun effetto e il post rimane “appeso” in eterno all’interno della coda dei contenuti in via di pubblicazione

logo wordpressNella pratica si ha garanzia che compia sul sito solo quanto pubblicato subito.

Se si vuole provare a far uscire quanto programmato ma reticente bisogna riaprire e pasticciare con il Save o Publish, operazione che non è detto vada in porto. Una soluzione vera e propria non c’è, ci sono vari tentativi e smanettamenti da fare, o un downgrade a 2.0 o precedenti: peggio ancora le poche o nulle informazioni e discussioni in merito* su questo grave intoppo a qualsiasi seria attività di programmazione editoriale mi paiono sintomatiche dell’approccio tuttora alla base di WordPress e rivolta all’hic et nunc

È un’impostazione che traspare in più punti e un esempio lampante è il messaggio che compare quando si salva un testo (pardon, post) anche se è come bozza (draft).

Articolo salvato. Vedi sito »

Ergo: vai a vedere ciò che hai appena pubblicato. Perché se salvi vuol dire che hai finito e devi aver pubblicato. Giusto?

In altre parole: tutta la gestione è ancora ferma alla concezione del blogging live, di getto, anche ora che WordPress è usato per ben altro come CMS, come sistema di gestione contenuti a tutto tondo come dimostrano anche molti temi e guide che suggeriscono l’adozione per riviste online, siti istituzionali, ecc.

Quello che manca è proprio la comprensione più vasta nella comunità del cms di questo uso “altro” rispetto al “blogging”, dell’uso reale e avanzato di WordPress, delle esigenze che seguono alla sua adozione come strumento editoriale (vedi news.com) e il seguente necessario salto di prospettive nella progettazione, dagli sviluppatori ufficiali di WordPress a chi ne estende le funzioni con plug-in e hack vari. Arriverà mai?

* i dati trovati in merito sono archiviati su delicious mentre Nicola “Dj Batman” Battista mi segnala la entry e (presunta) pezza a problema che però in alcuni casi persiste.

Articoli a più mani su WordPress

Pubblicato il: 28/09/2007 — Tematiche: appunti,idee,informatica,soluzioni,WordPress

In “Grazie WordPress” mi interrogavo su una delle limitazione progettuali di WordPress e cioé:

Perché sono previsti anche due o più autori ma non che questi firmino insieme un articolo.

Nei commenti mi si faceva notare che con altri CMS e nello specifico Joomla è possibile scrivere liberamente il nome che dovrà apparire nella firma. La valutazione dello strumento “giusto” è forse uno dei punti cruciali ma va fatta all’inizio, prima di cominciare a curare un sito, blog o rivista online. Se si è ormai fatta la scelta e questa è ricaduta su WordPress può essere difficile (o scomodo) cambiare strumento e bisogna intervenire con una soluzione, magari “rimediata” ma efficace.

La mia soluzione è la seguente: creare in WordPress un utente nuovo, con i nomi degli autori che firmeranno insieme il testo. Ecco un esempio tratto da MusicBlob dove c’è stata l’esigenza di scrivere in coppia con Nicola Battista:

wpa4mani

Al nome breve (quello per il login) si può infatti associare un qualsiasi nome esteso, nel nostro caso i due (o più) nomi degli autori.

Un utente di questo tipo non sarà usato per fare login ma verrà sfruttato solo ed esclusivamente per la sua “firma”, che si può tranquillamente applicare -previo giusto livello di abilitazione- a stesura ultimata dell’articolo.

<sarcasmo>Grazie, WordPress…</sarcasmo>

Pubblicato il: 21/09/2007 — Tematiche: appunti,cms,humor,informazioni,WordPress

Ripetete insieme a me: grazie, WordPress…

WordPress logo

  • Perché da una versione all’altra cambiate il nome (e quindi l’indirizzo) della pagina per scrivere un nuovo post.
    Grazie, WordPress…
  • Perché si può scrivere solo in presa diretta: è dalla versione 2.1.x che la pubblicazione programmata non funziona e risolvere questo bug non pare prioritario. It’s (Publish) now or never?
    Grazie, WordPress…
  • Perché avere un quadro chiaro di cosa e quando verrà pubblicato nel corso del mese ma già anche in una sola settimana è impossibile con la cruda lista dei post.
    Grazie, WordPress…
  • Perché sono previsti anche due o più autori ma non che questi firmino insieme un articolo.
    Grazie, WordPress…

Incorporare Google Presentations in WordPress

Pubblicato il: 18/09/2007 — Tematiche: appunti,cms,idee,informatica,informazioni,soluzioni,tutorial,WordPress

Esperimento di embedding* di una mia presentazione del (e sul) nuovo Google Presentations in una pagina di WordPress:

Per vedere solo le diapositive e sfruttare meglio lo spazio ridotto basta fare click sul triangolino sulla riga di separazione tra contenuto e chat con gli altri che stanno vedendo le slide.

La spiegazione sul come fare viene da InsideGoogle. In realtà più che di una spiegazione si tratta di una semplice conferma che basta usare il tag HTML iframe.
Il codice che ho usato io è il seguente:
<iframe src=”http://docs.google.com/Present?docid=d4nkcfw_116d26qbp” width=”450″ height=”300″></iframe>

 
* Nota sull’uso per visualizzare la presentazione valgono gli stessi criteri di compatibilità di Google Docs. Ergo: Mozilla Firefox dalla 2 in poi per Windows, Linux e Mac OK, Safari 2 per Mac NO, Webkit per Mac recente (r25238 o superiore) OK.
Sono gradite segnalazione per Internet Explorer e Safari 3 beta per Windows e Mac.

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