La lezione di Notley
Un consiglio a chi ama il fumetto in quanto linguaggio e in quanto creatura che vive di luce propria, profondamente diversa dalla letteratura illustrata e dal cinema (nonché dal fotoromanzo): rimirate e studiate la storia Table di Bob The Angry Flower.
È una dimostrazione perfetta di come il fumetto (o arte sequenziale) possa (e debba) andare al di là del “bel disegno”: in una pagina Stephen Notley dimostra la sua padronanza totale del linguaggio e degli strumenti pur con un tratto grezzo e sgradevole.
Inizio in media res con una frenetica sequenza di primissimi piani del protagonista sotto attacco, poi il ritmo rallenta bruscamente ed al contempo il piano si allarga: vediamo l’avversario e abbiamo il quadro dello scontro ed allo stesso tempo arriva la battuta comica. L’ultima sequenza è dedicata all’introspezione: approfondisce la situazione (assurda) dello scontro e termina con un cliffhanger.
È una lezione breve e magistrale di storytelling e anche se qualcuno lo troverà quasi blasfemo, penso meriti di fare compagnia alle 22 vignette di Wally Wood.